STORIA

Colomba Leddi é una donna da petali, o forse da muschi e radici. Ma le piacciono anche le piume di galli e galline, i sassi raccolti nel bosco, i tappeti lavorati in Uzbekistan, e i dipinti anni Sessanta di suo padre. E tutto quello che le piace – che siano petali, radici o ricami – viene shakerato, rielaborato, digitalizzato. Prima nella sua fantasia, e poi –appoggiato su una fotocopiatrice digitale, fotografato, ingrandito, lavorato al computer – diventa altro. Diventa una maglia, una gonna, una delle sue giacche alla coreana. Diventa un soprabito leggero leggero da portare quando la primavera ci strizza l’occhio, o un cappotto-piumone, imbottito e morbido, per difendersi dall’abbraccio gelato dell’inverno.

Ma non è finita qui: diventa carta da parati, tende, cuscini, tovaglie. Ovvero la sua nuova Home Collection, idee per la casa e il terrazzo che si aggiungono alla collezione donna.

 

E visto che a Colomba non piace l’usa e getta, la fashion troppo fast, un’idea in più: i suoi abiti potrete ordinarli sempre. Quindi, se è una collezione di due anni fa, ma anche voi vi siete innamorate di quel petalo che diventa cappotto, che fare? Li potete ordinare e comprare, sempre.



   

COLOMBA. OVVERO UN ATELIER RELOADED


Visto che i suoi abiti parlano, ma Colomba Leddi preferisce testardamente tacere, ecco quel che possiamo dirvi di lei.

E’ nata a Milano, e ha respirato creatività a casa: dalla madre insegnante di musica, dal padre pittore. Ha studiato all’Istituto di Moda Marangoni. Nel 1992 entra nel Gruppo Frammenti per sperimentare tecniche artigianali da applicare nell’abbigliamento. Lavora come costumista teatrale e cinematografica. E insegna, è docente del BA Fashion Design, il triennio di moda, alla NABA, Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.


 

Ma soprattutto: nel 1996 apre il suo Atelier dentro un vecchio cortile di Milano, in via Revere 3.

E l’Atelier é davvero un atelier, un piccolo epicentro di energia e creatività dove idee e ispirazioni si accumulano, si moltiplicano, prendono forma. Diventano tessuti e poi abiti e tende e installazioni. E’ qui che gli scatti di Melina Mulas, ma anche i petali raccolti in giardino, i ricami o i sassi, diventano altro: impressi su tessuti o su carta da parati, con proporzioni e percezioni sfalsate, macrodettagli che ingranditi si trasformano in stampe e decorazione e grafismi e illusione. Per arrivarci, un lavoro di team: qui, dentro a un vero cortile milanese, con un gelsomino che si arrampica sulla parete. Sperimentando. Nuove tecniche di stampa su tessuto, innanzitutto: ink-jet, ovvero a jet di inchiostro. Ma anche materiali: popeline di cotone, canvas, lino, seta leggerissima o inedito nylon.



   

METTERSI IN MOSTRA


L’Atelier viene raccontato, stagione dopo stagione, dalle immagini fotografiche di Melina Mulas.

All’Atelier piace portare i “teli” in giro per il mondo. La prima mostra nel 2006 alla Triennale di Milano: “Eidos - Le forme della moda”. Poi nel 2008 a Como: “Suseta”, alla Pinacoteca. Nel 2009 a Yokohama, in Giappone, nello studio BankART: “ Intervallo”, ovvero intervalli tra moda, arte e design. Nel 2010, durante la Biennale Architettura di Venezia, presso la Galleria Le 5 Venice, una “Passeggiata evanescente”.

Infine le partecipazioni alla Design Week di Milano, durante il Salone del Mobile. Nel 2010, tra i vari eventi, a Villa Reale, nella mostra “Tutti a tavola” con l’architetto David Khon, è stato “scomposto” un quadro del Longhi. Nel 2011, “Erbario” è andato in mostra da Rossana Orlandi, mentre in Atelier è stato allestito un Giardino per Interni.



 

DOVE, A MILANO E NEL MONDO


Nell’Atelier di Colomba Leddi, in via Revere 3, si possono trovare pezzi unici e "su misura", ma la griffe è presente in alcune fra le migliori boutique italiane ed estere: Imarika, Rossanda Orlandi, Chicchi Ginepri a Milano; Egg e The Cross a Londra; Dover street market e H.P. Deco, Kyoku, Usagy por toi a Tokyo; Noodles stories a Los Angeles.

La collezione viene presentata a Parigi presso Le Showroom Philippe Model.